sabato 25 gennaio 2014

I 10 clienti che trasformano il commesso in un mass murder.




Chi lavora con le persone, almeno una volta nella sua carriera, avrà avuto modo di scontrarsi con diverse tipologie di cliente fastidiosi e difficili da accontentare.
Ma tutto sommato: divertenti.

10. L'ANSIOSO.


"Dai un caffè"
"Come?"
"Prendo un caffè, dai su"
"Ok, ottanta"
"Ecco a lei, sì, dai. mi sbrigo che *

*ho la macchina fuori posto
*devo andare a lavorare
*ho i bambini in macchina
*ho il cane in macchina
*ho la carne in macchina
*È TARDI È TARDI CHI VUOLE DEL TE'?"

09. IL PREMUROSO.



"Allora sono 80 centesimi"
"Ah sì, senti ti do 60 centesimi per non farti cambiare 50 euro"
Con voce fantozziana: "grazie, com'è umano lei"

Non credo ci sia da aggiungere altro.

08. L'ANTIPOLITICO 


"TUTTI DEVONO SAPERE QUELLO CHE IL GOVERNO STA FACENDO. TUTTIIIIII!"

Di solito irrompe alle 7 del mattino, quando cerchi di alzare più le palpebre che la saracinesca del locale. Attende nell'ombra della tendina abbassata, scrutando attentamente dalla vetrina se c'è qualcuno da SVEGLIA!1re. In effetti, se ci pensate bene, se urlasse nel locale vuoto non avrebbe lo stesso acchito ed è per questo che entra imbestialito quando ci sono quel tot di persone che gli consentono di svegliare le coscienze.
"Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci", sì, perchè di solito non prende nulla.

07. IL SALUTISTA.

"Avete del latte di scafafafgasgdgsgsgt?"
"Come?"
"Il latte di scafafafgasgdgsgsgt, quello con il - 0, 000001 di grassi munto da mucche che a Beethoven e Sinatra preferiscono l'insalata?"
"No, mi spiace, solo latte delle terre dei fuochi"
"Che vergogna, in un posto del genere"

Lo ammetto: è la categoria di cliente più blasonato per un locale gastronomico.
Di solito veste firmato, con la puzza sotto al naso.
Ama le diete ipocaloriche, praticamente mangia le ombre, e si stizzisce se non trova quello che cerca. Pensa di avere ragione a seguire una dieta salutista e guarda i poveretti con le arterie intasate di grasso trans come dei futuri abitanti dell'inferno.
Se notate bene ha intrapreso una battaglia contro le multinazionali dello zucchero subito dopo la puntata di Report sui dolcificanti. Ti chiede se hai il cioccolato al 99 per cento, il latte di soya, lo zucchero di canna grezzo, l'acqua naturale delle montagne, il caffè d'orzo e se ascolta le parole "panna montata".
Argh.
Meglio non continuare.

06. QUELLO DEL BAGNO.

Entra.
Non guarda in faccia nessuno.
Va in bagno.
Se ne va.


05. QUELLO DEL BAGNO E DELL'ACQUA.

Entra.
Non guarda in faccia nessuno.
Va in bagno.
Poi chiede un bicchiere d'acqua.
Beve.
Se ne va.

04. QUELLO DEL BAGNO E DELL'ACQUA E DEL GIORNALE. 

Entra.
Non guarda in faccia nessuno.
Va in bagno.
Poi chiede un bicchiere d'acqua.
Beve.
Poi da uno sguardo al giornale.
Faccia interessata per qualche articolo, di solito di sport.
Se ne va.

03. PAGO IO, PAGO IO.

Chi non si è mai trovato davanti la classica scena del "PAGO IO, PAGO NON TI PRENDERE SOLDI DA LUI EH?!". Simpatica per chi non è alla cassa. Uno pensa: toh, il sud è bello perché la gente tiene all'amicizia; è bello quando un amico ti trova in un bar e la prima cosa che fa è chiederti cosa prendi.
Sì. sicuramente.
Non è bella, però, quando tu sei alla cassa.
Non sai cosa fare.
Non conosci nessuno dei due e vuoi solo prendere i soldi per andare avanti con il tuo lavoro.
Ed è come se fossi nel finale di un videogioco.
Il tempo si ferma e una voce dall'alto urla:
"Allora chi NON scegli?"

CLIENTE A: ti incolperà per non aver offerto il caffè all'amico e porterai per sempre il fardello di questa infelice decisione, che ti farà pesare ogni volta tornerà da te.
Se ci tornerà, ovviamente.

CLIENTE B: ti sgriderà davanti a tutti perché pensi solo ai soldi.

02. LA COPPIETTA.

"Amore cosa prendi?"
"Non lo so. Decidi tu, amore mio."
"Ma amore vuoi un cioccolatino dolce come te?"
"Ihihi che carino, dai un caffè."
"No, a me non va il caffè. Facciamo un cappuccino?"
"Amore il latte non mi piace. Mi gonfia"
"Scusa amore l'avevo dimenticato. Vabe dai, prendiamo un cioccolatino e lo dividiamo"
"Siiii. ihihih"
"Quant'è?"

Le due entità che compongono "la coppietta", in realtà, convergono in una sola mente. La loro sete d'amore brama di voler condividere qualsiasi momento insieme e trasformare ogni pensiero in uno solo. Sono tra i clienti più pericolosi perché trasformano cinque minuti di indecisione in una sfavillante e dolcissima attesa per loro due; dove tu non esisti e anzi, la faccia spazientita è per loro un vanto: non comprendi il loro amore. E, come Renzo e Lucia ingannarono il povero Don Abbondio con un matrimonio falso, loro faranno così con te.

"Dai, ho cambiato idea: ci dividiamo una cioccolata calda?"
"Ottima idea amore mio!"
*bacetto*

Tu, con lo scontrino in mano già fatto ne dovrai battere un altro e non fari altro che gridare con un sorriso di convenienza:

NACHO VIDAL INVOCO TE.

01. IL TUTTOLOGO.



È quello che ha un modo tutto suo di predersi confidenza ma guai se gli fai notare 'chi ti conosce?'.
Conosce qualsiasi posto in città e non risparmia critiche un po' qua e un po' la.
Con sorriso e sguardo basso, esordisce in una conversazione con un 'mah, non sono d'accordo' mentre la gente si guarda attorno per capire chi ha parlato.
Il suo forte sono i turisti, però.
Se infatti capta una domanda del tipo 'ma pechè *prodottoacaso* lo fate cosí qui?', la missione della giornata sarà rispondere per primo.

es.
Un turista ti rivolge una domanda: perché fate questo prodotto così?

Tu: *tra i gangli neurali parte l'impulso nervoso, i muscoli facciali si muovono, la bocca si apre*

Troppo tardi, il cliente tuttologo, anche se non interpellato: ha già risposto.

Tu: come? cosa? chi è stato?

Tranquilli: arriverà il momento in cui si stancherà anche di voi e finirete tra i suoi discorsi in un altro posto, tra altra gente, che ancora una volta si chiederà perchè sta parlando con quel tizio.
In fin dei conti avete torto: il cliente tuttologo ha sempre ragione e conosce tutto del tuo lavoro anche se non ha mai lavorato in vita sua.

marcodemitri®



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