giovedì 7 novembre 2013

"Rember the Monster" S8EP12: mai titolo più azzeccato per un finale pessimo. [Analisi su DEXTER e FINALE]

Sarebbe stato un vero affronto terminare Dexter dignitosamente, regalando al pubblico una trama coerente, ed è per questo che i suoi sceneggiatori hanno optato per una puntata formalmente insensata ma sostanzialmente giusta.

Dex mentre cerca di suicdarsi perchè ha letto lo script dell'ultima puntata


Dexter dunque ci lascia dopo due stagioni ottime, che sfiorano il capolavoro, e altre sei altalenanti tra l'orribile, il trash e il noioso. 

Ma facciamo un po' di ordine. 

Nel 2007, su ShowTime, va in onda la prima stagione.
Trasposto (liberamente) da una serie di libri scritti da Jeff Lindsay e dal nome La Mano Sinistra di Dio, Dexter è la storia di un serial killer che uccide altri serial killer seguendo un codice di comportamento di kantiana memoria (il codice Harry).

È una novità per il piccolo schermo. Nessun idealismo supereroistico, l'amoralità si veste del politicamente corretto e trasforma un assassino in un antieroe ma non in un vigilante.
Spaziando tra giustizia, etica e dualismo bene - male, Dexter costruisce un mondo coerente e accattivante. Un personaggio negativo, perchè un assassino, si trasforma in un personaggio positivo, un antieroe che uccide i cattivi, un batman dei primordi.

Il concetto di pena di morte rivisitato e snaturato delle discussioni Beccariane, perchè qui si sa sempre e per certo che il cattivo è realmente cattivo, e quello di giustizia si alterano: le azioni di un SK, che agisce per necessità, si scontrano con l'idealismo.

Il protagonista è interpretato da un bravissimo Michael C. Hall, che ricordiamo un eccellente attore in Six Feet Under. La sua è una interpretazione difficile, complessa, scissa tra una voce interiore e una esteriora. Il padre defunto, Harry, l'unico a conoscenza del suo segreto, gli appare, come un grillo parlante e lo guida nelle decisioni. Non è solo una coscienza, è una trasfigurazione della sua moralità.
Ad affiancarlo ci sono la sorella ("jesus fucking christ") Debra, un team di colleghi - tra cui il mio preferito e forse l'unico degno di nota Masuka.
Piccola nota: Il Sergente Doakes.
La scelta di ucciderlo presto è stata dovuta per assicurare climax e dare una giusta iperbole alla seconda stagione. Ma è fondamentale anche da "morto" perchè è servito agli sceneggiatori per riaprire il caso "bay harbour butcher" (così identificato nella seconda stagione) e assicurare ancora un briciolo di trama nella settima stagione.
Come vedremo a breve.



Le stagioni sono strutturate con un villain centrale e un killer ad episodio; le indagini avanzano e al contempo si alternano alle storie secondarie, indispensabili per la crescita personale del protagonista.

Il segreto del successo risiede nella capacità di turbare e tranquillizzare lo spettatore. Dexter è l’esternazione di quella vendetta forcaiola che fuoriesce, senza controllo, come risposta alla quotidianità brutale.
Ma se nelle prime due stagioni il personaggio intrigava e, grazie ad una regia ben dosata, catturava non annoiando, successivamente l’attenzione per i particolari è venuta meno, premiando il lato più superficiale ed economicamente sfruttabile.

Economicamente sfruttabile, appunto.

Il rischio per un prodotto della televisione generalista è quello di non aver programmato una fine. Il prodotto prosegue finchè fa ascolti e Dexter è uno di quelli. 
Un destino travagliato di rinvii e smentite che si definisce però con l’ottava, ultima, stagione.

Tirata su velocemente, scenograficamente spoglia e con personaggi che perdono qualsiasi bellezza narrativa, il giro di boa prosegue schiacciando il piede sull'acceleratore.
Si punta a chiudere definitivamente il passato di Dexter con un nuovo personaggio: la dottoressa Vogel, una psichiatra con un sinistro amore per i serial killer. Ed è difatti l’escamotage narrativo per dire addio allo spirito guida del padre e spingere il protagonista a superare il suo lato oscuro, lontano da Miami. Non solo, è lei la madre del villain principale: Saxon.
Che posto inizialmente come l’antitesi di Dex, passato simile con dinamiche di evoluzione differente, si rivela ben presto inutile. Scritto male, frettolosamente e dal pathos pressochè inesistente, il brain surgeon – così chiamato perché ama aprire le calotte craniche delle sue vittime – scompare ignobilmente con l’ultima puntata.

Riavvolgiamo il nastro.

Settima e ottava sono state fondamentali per tre eventi:
- La scoperta di Deb della doppia vita del fratello;

Un evento fondamentale, dovuto, che chiude il finale della sesta stagione. Deb riesamina il rapporto col fratello a tal punto da capire di essere innamorata di lui. E questo credo sia stato uno dei momenti più bassi raggiunti, cui segue: 

- La scelta tra il fratello e LaGuerta;

Con il fiato sul collo, il protagonista compie un passo falso, consegnandosi nelle mani dell’ex capitano del suo dipartimento, l’unica a credere ancora alle parole di Doakes. Per Deb si pone davanti ai suoi occhi una scelta: uccidere il fratello e riabilitare il suo giustizialismo e aver salva la conscienza o uccidere La Guerta e salvare il fratello. L’interrogativo è risolto prima ancora di essere posto, perché la sorella uccide quella che in quel momento è il nemico dello show.
La situazione non è certo delle migliori. Deb è ormai sconvolta psicologicamente e in conflitto con se stessa. Lascia la polizia e viene assunta per un'agenzia di investigazione privata diretta da Jacob Elway.

un tizio uscito da Beverly Hills 90210

Questo sarà il nodo centrale dell'ultima stagione e in particolare del finale. 

- Nuovo personaggio, l'alter ego al femminile di Dexter;

Hannah Maccay, una delle vittime designate della giustizia del protagonista ma che, per ovvi motivi di empatia, una volta risparmiata, diventa la sua amante. Ma il tutto dura poco perchè termina con la scoperta del tentato avvelenamento ai danni della sorella. Sbattuta in galera, riuscirà a fuggire. Dopo aver chiarito il tutto, Dex, la perdona. E così, con dolcezza e stucchevolmente, la coppia si consolida e spinge il protagonista a trovare rifugio in Argentina. Almeno nelle intenzioni.


ti uccide per attacco a pecora

Detto questo, veniamo al finale. 

- non ho parlato volutamente di Quinn, uno degli attori più inutili della storia;
- Harrison, il figlio di Dex, avuto con la prima moglie Rita, è la causa di quasi tutti i mali di Dex;
- Jamie, la badante di Harrison, sorella di Batista e ragazza momentanea di Quinn, e si spiega perchè non ne ho parlato;
- e altre #cose chiamate attori


1) A Miami sta arrivando una tempesta; 

2) Dexter è in partenza per l'Argentina ma in aeroporto il detective privato ex datore di lavoro di Deb, assoldato dallo sceriffo che indaga su Hannah per catturarla, è sul luogo;

Soluzione: Dex acquista una valigia, la riempie di oggetti, e incolpa Elway di averla lasciata nel centro della sala dell'aeroporto. Sappiamo come sono in USA, non guardano le registrazioni e subito di metton in lista no fly. Anche se non sei negro.

3) Deb, ricoverata dopo la ferita inferta da Saxon, entra in coma, così, dopo che è stata curata e quasi dimessa; 

4) Dexter sceglie di uccidere Saxon dopo un tira e molla tra "se uccido Saxon poi rinuncio a partire per l'Argentina" e un "se non lo uccido poi boh"; 

Il modo in cui lo fa, però, è divertente. 

A telecamere accese, Saxon, prende una biro lasciata sulla scrivania, (perchè si sa che nelle stanze degli interrogatori delle carceri di massima sicurezza uno può lasciare un oggetto incustodito, soprattutto se acuminato) e colpisce ad una spalla Dexter. A quel punto, Dex irato ma calmo, tira fuori la penna infilzata e colpisce al collo il killer. E sempre a telecamere accese, finge di spaventarsi. 

Ovviamente i poliziotti di turno, che hanno visto la scena, gli permettono di etichettare il tutto come "legittima difesa";

5) Hannah e Harrison partono in pullman dopo aver stordito Elway che era riuscito a rintracciarli;

6) Dex ha una rivelazione: decide di lasciare tutti i suoi affetti. Mentre la tempesta si avvicina a Miami e le strutture, come gli ospedali vengono evacuati, lui si reca dalla sorella in coma e decide di ucciderla. Ovviamente non c'è nessuno che se ne accorge. Non contento, trafuga il cadavere e lo porta, passando dall'ingresso principale, sulla sua barca;

7) Qualche dialogo con se stesso, qualche spiegazione sul fatto che da grandi poteri derivano grandi personalità, e getta via il cadavere in mare.

Non solo.

SI IMMOLA ANDANDO CONTRO IL TORNADO E NON SI SA COM'È LO SI RITROVA IN ALASKA AD AIUTARE I BOSCAIOLI.




E la puntata finisce.
La serie finisce.
Le mie risate finiscono così.


come per dire, boh non so, addio


Scemi.






marcodemitri®



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