- Quando il commercio si ammazza da solo -
Forse esagero.
Perchè in fin dei conti sono consapevole degli enormi problemi che, attualmente, tediano i commercianti.
E con questo non voglio pormi, dunque, in quella posizione di arrogante e, se mi permettete, diffusa superiorità del cliente medio.
Ma, a volte, essere protagonisti di una scena del genere è insopportabile, anzi, a questo punto: illuminante.
Riavvolgiamo il nastro e portiamolo alle 12:22 di questa mattina.
E teniamo presente l'antefatto sopra scritto come il sunto "filosofico" e spicciolo di quello che penso.
Ora vi spiego cosa è successo.
Ho in mente di acquistare una videocamera.
I motivi* sono tanti: video porno amatoriali, Paperissima, fare il blogger di successo come Williwuuuush o semplicemente perché ho soldi da spendere.
Però, per mero autocompiacimento mettiamo che sì, voglio fare il blogger di successo.
Anche perchè è il business più diffuso e io l'università per principio non voglio terminarla.
Dovete sapere che le catene come Mediaworld, Euronics, Expert sono bellissime, coloratissime, profumatissime.
A me, però, non piacciono.
Sarò hipster, radical chic, vintage, ma preferisco di gran lunga i negozietti bui, polverosi, con gli oggetti posizionati in ogni angolo del locale.
E così scelgo un noto e storico negozio per sondare un po' il terreno.
All'entrata è esattamente come ho descritto prima e cioè fermo agli anni '70 quando la Olivetti dominava il mercato italiano, tanto per capirci.
È una sensazione bellissima per chi ama questo mondo.
E poi se c'è una cosa che adoro è parlare, discutere, chiedere consiglio a gente che porta sul viso gli anni dell'esperienza.
Come quello che ho fatto ingenuamente, ahimè.
Riassumo brevemente la conversazione.
- Buongiorno, dimmi.
- Buongiorno, qualche consiglio su una videocamera? Lei cosa mi proporrebbe? Cosa mi consiglierebbe?
*mi guarda, sospira*
- Guarda, propriu moi nienzi ca nu tegnu capu. Addhu fare nu saccu de cose e nu te ndecurare.
(Adesso niente perchè non ho testa. Devo fare tante cose, non ti dispiacere)
- ...
Sono sincero: non mi sono sorpreso più di tanto.
Mi avrà sicuramente preso per il normale avventore che "fa perdere del tempo" e non compra nulla.
Ma non è una scena così sporadica cui assistere perché, da me, i commercianti si stanno lentamente chiudendo in un mondo concentrato esclusivamente sulla loro personale clientela.
Come dire: ho 10 clienti?
Mi bastano. Non spreco energie per altri che sicuramente non saranno così duraturi da arrivare ad 11.
E allora che faccio?
Li tratto superficialmente.
Ma cosa succede poi?
Che io divento un "biglietto da visita" negativo e non parlerò certamente bene di te, commerciante, che non hai avuto l'accortezza di prenderti cura del mio interesse.
Questo è solo un primo tassello della decadenza.
C'è un altro aspetto della vicenda; forse il più amaro e significativo.
Io, giovane, vengo da te, uomo esperto, per chiederti un CONSIGLIO.
Non avrò talento, non avrò successo, non sono e non sarò mai nessuno ma ho avuto almeno l'accortezza e l'interesse a scegliere il tuo punto vendita per un semplice consiglio.
E tu che fai?
Mi tratti così?
Ok, avrai le tue motivazioni ma lasciami dire che questa scena potrebbe essere benissimo una metafora del sistema Paese in cui viviamo.
Non si premia mai chi ha interesse.
Sempre e solo chi ha denaro.
Forse esagero.
O forse no.
Ma il "mcdonald's" dell'elettronica, ormai, mi attende.
marcodemitri®
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*sono altri i motivi, ovviamente
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