giovedì 25 luglio 2013

Dove c'è Wifi c'è Casa.


La più grande invenzione, dopo le lenti a contatto, è il WiFi.
Collegarsi con la rete wireless ovunque si voglia e superare quella lentezza tipica del 3G – che per me è una grande cretinata – è una delle soddisfazioni più grandi dell’uomo tecnologico. Ma non solo. Pensate a me, che in un bar, sono costretto a dire sempre "hai ragione" ad un esaltato che ti racconta di come non ne può più della vita sulla terra e di quanto sia prossimo al suicidio, mi invita anche a provarlo.

"Basta", esclamo, "voglio tornare a casa, voglio il Wifi."

Mi ricordo che esiste una rete cittadina. Così, dopo aver armeggiato un po' con il mac e riportato il mio numero di cellulare, mi arriva un messaggio con password e username.
Fico, penso, è così che si diventa terroristi.

In pochi attimi risulto "Connesso", che bella parola, tra l'altro.

Ora, ogni volta sorseggio un caffè, posso isolarmi e fare la smorfia del folle che non vuole parlare con nessuno. 

Come questa:



"Ma guarda quello è malato del pc. Lasciamolo stare, in caso ci contaggia”.

E te lo dicono mentre si fotografano con l'iPhone e inviano il tutto su whatsup, gli stronzi.

marcodemitri®

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